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Cicloturismo da Roma fino ad Arezzo

5 Maggio 2020 No Comments

Regioni: Lazio Umbria Toscana
Percorso : asfalto Km 434
Giorni : 7 giorni
Difficoltà: media

Anno realizzazione: 2003

Questo itinerario cicloturistico parte dalla capitale Roma e ha come tappa finale la città di Arezzo.
Il percorso è semplice e con un pò di allenamento diventa alla portata di tutti.
Qualche difficoltà è stata incontrata nella scelta del treno in quanto la tratta Bologna – Roma ha molti intercity e non c’è il trasporto biciclette.

Come per tutti i viaggi che facciamo le strade scelte, per lo più panoramiche, sono state scelte utilizzate normali carte stradali.

Per i pernottamenti abbiamo scelto per lo più agriturismi e campeggi utilizzando la guida Routard ed Internet.

Giorni per la realizzazione del giro sette compresi i due giorni di viaggio in treno, il viaggio è stato realizzato nel mese di Agosto del 2003.

Primo Giorno Bologna – Roma tratta in treno km 14 stazione campeggio

Partenza dalla stazione di Bologna direzione Roma consigliamo di acquistare i biglietti per le bici il giorno prima in quanto non sempre questo servizio è attivo al mattino presto.

Il treno è alle 7.39 arriviamo a Firenze alle ore 9.10 la coincidenza per Roma è alle 11.09 questo ci permette di fare un giro nel centro della città di Firenze con relativa colazione.
Alle 11.09 siamo già in treno alla volta di Roma, arrivo intorno alle 14.46.

Consigliamo per le tratte in treno di portare con se degli elastici da moto per agganciare e fermare le biciclette, non sempre i treni sono attrezzati per un trasporto in piena regola.

Lasciamo la stazione dei treni di Roma ci avviamo in direzione del campeggio Flaminio Village che diventerà la nostra base per i due giorni di visita della capitale e dintorni

Secondo giorno Roma visita alla città km 40

Il secondo giorno di viaggio lo abbiamo dedicato alla visita della città di Roma.
Nelle prime ore del mattino Roma ha un’aurea magica, i romani sono tutti al mare (infatti è domenica) e i turisti escono verso le 10.00 del mattino, per poche ore la città ci appartiene

Il giro turistico prevede i punti tradizionali.
Nel tardo pomeriggio dopo una sosta ai bellissimi giardini di Villa Borghese siamo tornati al campeggio e rinfrescarci presso la piscina.

Terzo giorno Roma – Grotta Ferrata – Castel Gandolfo Km 84

Questa terza giornata è dedicata ai Castelli romani, itinerario Roma, Grotta Ferrata Castel Gandolfo,Genzano,Rocca di Papa Frascati e infine Roma.

Dal centro della città dopo una favolosa colazione, i romani non scherzano nulla, imbocchiamo la Via Appia Antica e la percorriamo per una decina di chilometri circa, la parte più bella dove si possono intravedere bellissime ville.

Il selciato in tutta la sua bellezza mostra i segni del passato. Man mano che ci avviciniamo al grande raccordo anulare la via antica subisce un notevole degrado sia per la pavimentazione e il panorama.

Ci dirigiamo verso Castelgandolfo fino ad arrivare a Rocca di Papa, la giornata non è favorevole per l’escursione abbiamo incontrato pioggia torrenziale che ci ha obbligato ad accorciare il giro e far ritorno alla base

Quarto giorno Roma – Lago di Bracciano – Sutri – Motefiascone Km 101

Meta del quarto giorno di viaggio è la città di Montefiascone. La sveglia è molto presto dobbiamo smontare la tenda e ci aspetta una lunga giornata.

Lasciamo la città di Roma direzione il Lago di Bracciano dove si erge il Castello Orsini Odescalchi, un complesso quattrocentesco, nasce come edificio militare per poi essere trasformato in elegante residenza gentilizia. Sulle sponde del lago si affacciano una serie di piccoli borghi .

Passando per Anguillara e Trevignano ci lasciamo alle spalle il lago alla volta di Sutri, dove abbiamo visitato la necropoli del VI secolo A.C. e l’anfiteatro.

Abbiamo pranzato al sacco nella piazza della bellissima città di Sutri, ora ci aspetta la salita dei Monti Cimini ci si arriva attraverso Ronciglione. La via Cimina al bivio per Caprarola ( che consigliamo visitare) la direzione è Poggio del Nibbio 850 s.l.m. e discesa fino a Viterbo, qui non abbiamo trovato posto per la notte e quindi abbiamo raggiunto Montefiscone per la via Cassia (strada molto trafficata )

Quinto giorno Montefiascone – Orvieto – Titignano

La mattina ne approfittiamo per un giro in città prima di partire ci fermiamo in una delle viuzze di Montefiascone per assaggiare la porchetta gustosa tanto che decidiamo di portarcene un pò per la pausa pranzo.

La Direzione ora è Orvieto, dopo aver visitato la città ci siamo instradati verso Todi percorrendo la statale 79 bis a nord del Lago di Corbara. Dopo una decina di km di salita la strada rimane in quota.

Dopo aver percorso circa 22 km raggiungiamo il bivio che porta alla fattoria di Titignagno (strada in sterrato facilmente percorribile) .
La fattoria di Titignano, che appartiene alla famiglia dei Principi Corsini da secoli, è un antico borgo restaurato per accogliere ospiti e visitatori con tutte le comodità. Il posto è magnifico per chi ama silenzio e natura e buon vino. La piazza del borgo si affaccia sul lago di Corbara, consigliamo di visitare questo singolare agriturismo

Sesto giorno. Titignano – Todi – Umbertide

La mattina del sesto giorno lasciamo il borgo di Titignano per scendere verso Todi. Una visita breve alla città e poi proseguiamo in direzione di Perugia utilizzando le piccole strade provinciali che seguono la direttrice della E – 45, dopo la visita alla città di Perugia abbiamo raggiunto Umbertide, passando per S.Andrea di Sorbello fiancheggiando il Monte Murlo.

Nei pressi di Umbertide abbiamo trovato una splendida ospitalità presso l’agriturismo il Toppo, sito sui colli  con una veduta mozzafiato. La cucina è ottima e la compagnia della famiglia che gestisce il posto è a dir poco incantevole.

Settimo giorno Umbertide – Città di Castello – Arezzo

La mattina si presenta minacciosa infatti grosse nuvole nere troneggiavano nella nostra direzione, inoltre il gestore dell’agriturismo ci avvertono che la zona era minacciata da forti venti e temporali.

Abbiamo deciso di proseguire il viaggio, che in origine prevedeva il rientro a Bologna attraverso l’appennino (passo della futa).
Arrivati a Città di Castello il tempo è peggiorato ulteriormente costringendoci a deviare verso Arezzo e di qui rientrare in treno a Bologna.

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