Dalla Porta di Brandeburgo, antica porta d’accesso attraversiamo la città con le nostre biciclette fino ad arrivare al Memoriale Sovietico passando per Statua della Vittoria e attraversando Alexanderplatz. La città è un turbinio di gente , macchine e biciclette ma ci si muove agilmente. Le giornate seppur fredde ci regalano cieli tersi e un sole che ti riscalda.
Non si può mare questa città dove il distacco tra est e ovest ormai non è più netto e d è semplicemente disegnato da una linea che ricorda l’antico muro .
Non mancano le bancarelle con i vecchi cimeli della guerra e i ragazzi non sanno trattenersi e provano i cappelli militari. Sono così buffi.
Ad ogni angolo questa città ti fa riscoprire piccoli tesori e squarci architettonici inusuali.
Berlino
Topografia del terrore
Berlino e le
sue tracce di un passato cruento la “topografia del terrore” è l’area su
cui tra il 1933 e il 1945 si trovavano le istituzioni principali
dell’apparato di persecuzione e del terrore nazionalsocialista.
Qui
c’era la centrale di polizia segreta, meglio conosciuta come Gestapo, la
sezione e il servizio di sucurezza, SD delle SS dal 1939 l’ufficio
principale della sicurezza del reich.
Nel 1987 fu creato un centro di documentazione che informa sui crimini commessi .
La
mostra si sviluppa lungo un percorso conposto da un edificio dove si
trovano tutte le documentazione fotografiche , vocali e audiovisive, una
parte che riguarda i resti del muro di Berlino.
All’interno dell’edificio la mostra si snoda lungo i seguenti corsi tematici:
Il nazionalsocialismo al potere
Istituzione del terrore
Terrore e persecuzione e sterminio all’interno del “terzo reich”
Le SS e il RSHA nei territori Occupati
Fine del nazionalsocialismo e secondo dopoguerra
Se siete a Berlino non saltate questo pezzo di storia la mostra è aperta tutti i giorni ed è gratuita
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