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Valli di Comacchio

13 Aprile 2025 No Comments

Anello Valli di Comacchio

Percorso: 55 Km, asfaltato e sterrato

L’Argine degli Angeli

L’Argine degli Angeli: un giorno tra le Valli di Comacchio in sella alle nostre Brompton

Una lingua di terra che sembra galleggiare tra acqua e cielo. Così potremmo descrivere l’Argine degli Angeli, un percorso ciclopedonale sospeso tra le valli, la laguna e il mare. Un itinerario suggestivo, immerso nel silenzio del Parco del Delta del Po, dove il tempo rallenta e la natura prende il sopravvento.

La partenza: da Bologna a Sant’Alberto

Il nostro viaggio comincia di buon mattino.

Caricate le nostre Brompton in macchina, lasciamo Bologna in direzione Sant’Alberto, piccolo borgo in provincia di Ravenna.

Qui lasciamo l’auto e ci avviciniamo al fiume Reno: il nostro primo tratto di “avventura” è già pronto. Un piccolo traghetto a fune ci traghetta sull’altra sponda, tra l’acqua calma del fiume e la nebbia che ci avvolge.
Il percorso che proponiamo e il tratto ad anello delle Valli di Comacchio
Una volta attraversato il Reno, ci immettiamo a destra e inizia il vero e proprio anello ciclabile delle Valli di Comacchio. questo primo tratto è costituito da strade bianche, ma il fondo è sempre ciclabile.

Siamo nel cuore del Parco del Delta del Po, un’oasi di biodiversità unica in Europa.
Pedalare qui è un’esperienza che va oltre lo sport: è un’immersione nei colori, nei suoni (anzi, nei silenzi), negli odori salmastri della laguna. L’itinerario ci porta a costeggiare le valli, attraversare aree naturalistiche, e avvicinarci alla zona dei vari lidi che attraverseremo il Lido di Spina, degli Estensi e Porto Garibaldi, senza mai dover affrontare il traffico della Romea.

La novità: l’Argine degli Angeli

La vera chicca di questo itinerario è rappresentata dall’Argine degli Angeli, un’opera recente che ha rivoluzionato l’accessibilità ciclistica della zona. Questo tratto di terra, riservato a pedoni e ciclisti, permette di collegare le valli ai Lidi di Comacchio in sicurezza e totale armonia con il paesaggio.
Qui, lo sguardo si perde tra i riflessi dell’acqua e il volo degli uccelli acquatici. I veri padroni di casa sono i fenicotteri rosa, che si muovono eleganti in gruppo, ma non mancano aironi, cavalieri d’Italia, cigni e molte altre specie.
Un consiglio da cicloturisti esperti, se decidete di fare questa escursione in primavera, preparatevi a fronteggiare l’unico “ostacolo” del percorso: le nuvole di moscerini che popolano la zona in questa stagione. Portate con voi occhiali da ciclismo e una bandana o una mascherina per coprire naso e bocca: piccoli accorgimenti per godere appieno dell’esperienza.

Lidi

La ciclopedonale Argine degli Angeli si conclude alla Stazione da Pesca Bellocchio. Da qui il percorso prosegue lungo i Lidi ed è ben segnalato.
Una volta giunti ai Lidi degli Estensi, lungo la ciclabile si incontra un canale, che è possibile attraversare grazie al servizio di traghetto.

Da li la ciclopista prosegue e si arriva a Comacchio

Comacchio, la “piccola Venezia”

Dopo aver percorso gran parte del perimetro delle valli, Il percorso ci conduce a Comacchio, la “piccola Venezia” dell’Emilia-Romagna. Una sosta qui è d’obbligo: tra canali, ponti storici e angoli pittoreschi, è il modo perfetto per fare una tappa.

Chiusura dell ‘Anello delle Valli di Comacchio

Il percorso prosegue rientrando dentro alla valle in direzione Stazione di Pesca Foce, dove è presente la ricostruzione storica di alcune abitazioni della città Etrusca di Spina, inoltre da una torretta è possibile vedere tutto il comprensorio vallivo, uno spettacolo unico. L’itinerario prosegue su un argine che costeggia la Valle e si giunge al Casone Donnabona, per poi immettersi in un rettilinea cdi strada asfaltata, Argine costa per ritornare al nostro punto. Di partenza Sant’Alberto

In conclusione, L’Argine degli Angeli non è solo un percorso ciclabile, ma un viaggio nello spirito del Delta del Po. Un’esperienza da vivere lentamente, lasciandosi guidare dalla natura, dai suoni dell’acqua e dal battito regolare dei pedali.

Per maggiori informazioni. sul giro vi rimando al sito www.parcodeltapo.it

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