I siti leggendari della foresta di Paimpont
La mattina si presenta con un tempo favorevole per la nostra pedalata nei siti leggendari della foresta di Paimpont.
Prima di procedere con la descrizione del giro, due parole sulla foresta di Paimpont o meglio conosciuta come la foresta di Broceliande.
Broceliande si suddivide in foresta bassa a est di Paimpoint e foresta alta ad ovest. Una curiosità il novanta per cento dei suoi 70000 ettari è proprietà privata, solo 600 ettari appartengono all’ufficio Nazionale delle Foreste.
La foresta bassa o conosciuta con il nome di foresta industriale conserva ancora i segni dell’attività metallurgica. Il sottosuolo è ricco di minerali di ferro. Lo segnala lo scisto color porpora e l’ossido di ferro che colora le acque dei ruscelli e laghi di rosso.
Il tour si snoda nella prima parte della giornata sulla strada principale che attraversa la foresta.
Da Folle Pensèe ci dirigiamo verso Concoret e la prima tappa è la Quercia di Guillotin, che si trova nella foresta bassa.
La quercia, che vanta l’ età di mille anni, ha una curiosa storia; si narra che protesse durante la rivoluzione il sacerdote ribelle Guillotin .
Ci lascia stupefatti per la sua grandezza, cinque metri di diametro!!
Ci lascia increduli quando si tocca la corteccia sembra di pietra , come se fosse un fossile.
Riprendiamo le bici per dirigerci presso il castello di Comper. Si narra che la fata Viviana, figlia del re Dionas fu consacrata alla foresta di Broceliande fin dall’infanzia. Merlino la conobbe vicino alla fonte di Barenton e ne fece una sua allieva e se ne innamorò.
Merlino a Comper costruisce per la sua amata un palazzo di cristallo. Per nasconderlo dallo sguardo degli umani il favoloso palazzo prende le sembianze di un lago. Ma Viviana permette solo a pochi di vederlo solo per un attimo.
Viviana avrebbe cresciuto il giovane Lancelotto nel suo castello di cristallo . A ridosso del lago troviamo un insolito personaggio, con vestiti di epoche lontane, che suona tutta una serie di strumenti musicali a noi per lo più sconosciuti.
Questo insolito incontro scatena l’immaginario dei nostri due giovani ciclisti… infatti c’è chi dice di aver visto tra il luccichio delle acque del lago il castello di Viviana.
Lasciamo Viviana per cercare la tomba di Merlino, sono vestigia di dolmen dove la leggenda narra che Viviana abbia chiuso Merlino in una prigione d’aria tracciando 9 cerchi magici attorno all’ Incantatore.
Accanto alla tomba è stato piantato un biancospino, corone di fiori e biglietti adornano questa pietra.
Dopo la visita della tomba ci fermiamo a Pas du Houx dov’è si trova un lago e facciamo una lunga sosta e per mangiare al sacco.
Dobbiamo decidere quale strada percorrere per il ritorno.
Decidiamo di tagliare verso l’interno della foresta, nel suo dedalo di strade per ritornare verso Folle Pensèe. Li vicino si trova La valle senza ritorno , dove Viviana inprigionava i cavalieri infedeli.
Ci avviamo e una volta arrivati scopriamo che il sito è motl poplato da turisti, rispetto agli altri luoghi.
Imbocchiamo un sentiero ci porta dentro la foresta che si apre su un lago “Lo specchio delle fate” riesce a redere tutto più magico una donna, con vestiti d’epoca, che suona un’arpa…. poco più in la l’ Albero d’oro.
Rimaniamo estasiati ….. é un castagno rivestito d’oro (è ricoperto di 90 grammi d’ro), circondata da cinque alberi neri.
Nel settembre del1990 la valle senza ritorno ha subito un incendio durato 5 giorni!!!!!. La zona fu poi ripulita e sono state piantati altri alberi.
L’ albero d’oro e 5 alberi neri sono un messaggio … quelli neri simboleggiano le foreste bruciate per profitto o negligenza, mentre l’oro , metallo inalterabile, viene associato all’immortalità.
L’albero d’oro è diventato la nuova leggenda di Broceliande . Françoise Davin ha voluto che rappresentasse la testa e le corna di un cervo.
Il tour è giunto al termine ritorniamo al campeggio la giornata è stata lunga e piena di emozioni.
Decidiamo di ritornare a Paimpont per la sera ceniamo al solito posto, Luca non vuole rinunciare alle loro magnifiche coppe di gelato.
Ci lasciamo rapire dalla luna che si specchia nel lago e dall’abbazia illuminata, la serata è limpida e così incredibilmente magica.
Luca progetta un’escursione notturna alla Fontana di Barenton con le torce elettriche e a piedi 😉
Partiamo per quest’avventura notturna, arriviamo sul posto è buio pesto ci avviamo, ma tra le fila del gruppo ci sono due “conigli” 🙂 Niccolò e Filippo non se la sentono e vogliono ritornare indietro: il cielo è una coperta piena di puntini luminosi…. io e Luca decidiamo di fare una foto al gruppo prima di lasciare il posto.
Mentre torniamo Luca riguarda le foto e c’è qualcosa di strano… proprio dietro al nostro gruppo……
Una volta al campeggio scarichiamo la foto nel portatile e con nostro stupore vediamo una sagoma …..il fantasma????!!!!!!!
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